Marina Park S.r.l.

Impianto riscaldamento a Pavimento


IL riscaldamento rappresenta il principale fattore di consumo energetico in ambito domestico.
E’ possibile scegliere un sistema in grado di coniugare confort, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente, noi lo abbiamo fatto.

Gli appartamenti di questo immobile non sono riscaldati con tradizionali caldaie a Gas, ma da caldaie a condensazione Brotje, aiutate dal sole.
La caldaia per l’integrazione di produzione acqua calda sanitaria e acqua per impianto di riscaldamento, qualità tedesca: standard costruttivi elevatissimi e tecnologia evoluta; da 20 anni Brtje primeggia nei test di qualità effettuati sulle caldaie dall’autorevole ente tedesco “Stiftung Warentest” Sapevate che la maggior fonte di dispersione del calore prodotto da una caldaia è costituita dai fumi di scarico?
Di tutto il calore prodotto, infatti, fino al 20% va sprecato tramite il vapore acqueo contenuto nei fumi, a meno che non abbiate una caldaia a condensazione, in questo caso le perdite possono ridursi sino al 2%.
Questo tipo di caldaia permette di recuperare il cosiddetto calore latente contenuto nei fumi di scarico, che vengono fatti passare attraverso lo scambiatore di calore della caldaia stessa e raffreddati sino a 45-55 °C (contro i 180 °C di una caldaia tradizionale).
Durante il raffredamento il vapore acqueo contenuto nei fumi condensa cedendo calore allo scambiatore, questo calore è utilizzato per pre-riscaldare l’acqua che entra nella caldaia. Lo scambiatore di calore in lega di alluminio-silicio progettato per queste caldaie è estremamente resistente alla corrosione e garantisce una lunga durata della caldaia stessa.

COMPARAZIONE DI EMISSIONI


Le caldaie Brötje EcoTherm Plus WGB hanno emissioni di molto inferiori a tutti i limiti consentiti per legge. Ciò protegge l’ambiente e può aiutare ottenere sovvenzioni statali
Risultato?
Ottimale sfruttamento dell’energia, sensibile risparmio energetico e drastica riduzione delle emissioni inquinanti, ridotte ampiamente al di sotto dei valori limite, grazie alla tecnica di condensazione e alla gestione elettronica della caldaia.
La tecnologia impiantistica di questo edificio usa il sole per riscaldare l’acqua sanitaria, e l’acqua per il riscaldamento a pavimento. Ovviamente la centrale termica completamente automizzata sarà di conseguenza un poco più sofisticata di una caldaia tradizionale. Se gli impianti sono stati eseguiti con maestria e competenza, cosa di cui vorremmo prenderci merito, “sofisticata” non è sinonimo di guasti e rotture.
Il consumo di energia ridotto è il risultato di temperature di mandata inferiori, che nel caso del riscaldamento a pavimento partono da circa 35° C, mentre i classici radiatori esterni in metallo funzionano ad una temperatura di mandata di circa 70°C. Queste temperature di mandata inferiori si combinano perfettamente con le moderne tecniche ad altissima resa, per l’intero periodo di riscaldamento e con le fonti di energia alternativa quali l’energia solare termica. Il funzionamento di una caldaia a condensazione, risulta particolarmente efficiente quando il sistema di distribuzione del calore collegato all’impianto, (chiamato anche dissipatore di calore) supporta basse temperature di mandata. Quanto più bassa è la temperatura di mandata, tanto più efficiente è il funzionamento della caldaia e conseguentemente della centrale termica che sfrutta il sole per scaldare acqua. I sistemi di riscaldamento radiante REHAU a bassa temperatura montati nell’edificio di via V.Monti sono un’ottima soluzione tecnica e rispondono alle caratteristiche di cui sopra.
Come detto questo edificio è riscaldato con il sistema di riscaldamento a pavimento. E’ fuori discussione la minor conducibilità al calore del legno, per questo si è optato per pavimenti in ceramica, che migliorano e rendono più efficiente il sistema di riscaldamento a pavimento, avendo un’ottima e migliore conducibilità termica rispetto un pavimento in legno. Senza considerare come ormai noto a tutti, che la foresta tropicale riassorbe l’anidride carbonica (co2) e quindi contrasta efficacemente l’aumento dell’effetto serra. Tagliare le foreste tropicali per estrarne pavimentazioni pregiate per edifici è a nostro avviso una scelta dissennata che contribuisce in modo determinante alla distruzione del nostro ecosistema. Inoltre le grandi distanze che questo prodotto deve compiere per arrivare a destinazione, implicano un forte dispendio di energia per il trasporto e di conseguenza un ulteriore produzione di gas serra. Queste sono le principali ragioni del divieto di utilizzo di legni tropicali negli edifici certificati Casa Clima A+.
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